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Gay & Bisex

cena e dopocena


di nantucket71
01.10.2024    |    10.505    |    13 9.5
"Entra di nuovo in me e lo calvalco..."
Come ogni anno uno degli amici del calcetto organizza una cena a casa sua con tutti gli amici del calcetto.
naturalmente sia io che Fabio siamo stati invitati, ma un paio di giorni prima mi sono sentito male per cui ho dovuto, mio malgrado declinare l'invito.
Fabio ha cercato di farmi cambiare idea, telefonandomi un milione di volte e mi ha fatto avere i farmaci adatti a curare il mio malore, ma non mi sentivo proprio bene.
Il pomeriggio del giorno della cena, mi è un pò passato tutto il malessere che avevo e ho deciso di andare alla cena, chiedendo a un amico che abita non distante da me di passare a prendermi.

Quando sono arrivato, fabio non era ancora presente. E' arrivato poco dopo ed è rimasto piacevolmente sorpreso di trovarmi.
"Mi fa piacere che ci sei" mi dice, e mi da una pacca sulla spalla da vecchi amici.
Ci comportiamo senza destare sospetti per tutta la sera. Certo che se gli altri sapessero che spesso andiamo a letto insieme, faremmo una figura di merda assoluta.

L'amico con cui ero venuto va via dalla cena molto presto. Gli dico che tanto troverò qualcuno che mi riporta e vedo fabio che mi guarda annuendo.

Mi sa che stasera qualcosa ci scappa . Lo vedo in forma e sono due/tre mesi che non facciamo niente.
Lo guardo di continuo e tutte le volte mi si undurisce il cazzo. E' troppo maschio, mi fa impazzire il suo modo di fare da mascalzone e sciupafemmine. Se solo sapessero.......

Aiutato a sistemare la casa del nostro ospite, Fabio si fa sentire da tutti mentre mi dice che sarà lui a riportarmi a casa, in modo che nessun altro gli rovini le idee che si è fatto per il dopocena a quanto pare.

Monto in macchina e appena seduto si gira verso di me e mi dice senza termini " stasera ti distruggo" e presa la mia mano la porta sul suo pacco che è già durissimo.

"Apperò" gli dico "che nerchia dura che hai" e la stringo tra le dita

"Ehi, ehi, fai piano che mi fai male. la voglio usare stasera e a lungo per cui comincia a lavorarla come sai fare bene" e ingrana la marcia e parte.

Io con la mano slaccio la cintura, sbottono i pantaloni e con non poca difficoltà riesco a tirare fuori il cazzo di Fabio, che comincio a segare lentamente, per quel poco che sono riuscito a tirare fuori dai pantaloni.

Lo sento davvero durissimo e Fabio, seppure stia guidando, mi incita a continuare e a dirmi "stasera ti distruggo".

Con mia sorpresa entra nel parcheggio dove c'è la farmacia e va sul retro.
"Scendi" mi dice perentorio.

Lui si risistema i pantaloni prima di uscire, prende le chiavi e velocemente apre la porta di servizio, dando un occhiata in giro, che non ci sia nessuno, e entriamo dentro.
Ci dirigiamo verso l'ufficio interno, una stanza comoda con un divanetto, una poltroncina e una scrivania tenuta in ordine.

Mi spoglia con una velocità che mi lascia interdetto.
"Ho voglia di te, del tuo culo. Ho voglia di scoparti e sentirti mio. Stasera ti distruggo tanto sono ingrifato" mi dice.

Si spoglia anche lui e ci baciamo, poi sento le sue mani sulle spalle che mi spingono verso il basso e so cosa vuole. mi trovo il suo bellissimo cazzo davanti al viso e per me aprire la bocca è un attimo e lo ingoio tutto fino in gola. per lui è una scarica elettrica. Mi tiene la testa mentre col bacino si muove e mi scopa la bocca. Alterna un dentro fuori veloce con affondi estenuanti con i quali quasi mi soffoca. Ma a lui piace condurre il gioco. A lui piace vedermi sottomesso. A lui piace prendermi come vuole.

Mi fa alzare e mi fa standere di schiena sulla scrivania.

"Tieniti larghe le gambe" mi dice. Si tuffa con la faccia sul mio buco. sento la sua lingua leccare e penetrare il buco. lo insaliva a lungo e mi fa godere. Poi comincia a introdurre le dita piano piano. Una, poi due, poi tre , poi quattro.
Mi scopa il buco con le dita sempre con maggior vigore e il buco naturalmente si allarga.

Lo sento irruente, maschio. Sento che ha una voglia repressa e si vuole sfogare di brutto.
Mi prende le gambe con le mani e le tiene larghissime.

Sento la cappella gonfia che si appoggia al buchetto. Cerca di entrare ma sguscia via. Allora toglie una mano dalla mia gamba e si impugna il cazzo fino a che la cappella comincia a entrare.
sento il buco che si allarga e le pareti cedere a quell'avanzata imperiosa. Stasera è eccitatissimo e in un attimo mi è completamente dentro.

Strabuzzo gli occhi per questo effetto improvviso di intrusione e lui mi guarda estasiato, capendo che il mio stupore è dovuto alla sua virilità che si è infilata dentro di me.

"Te lo ricordavi così grosso?" mi dice "LO senti come ti riempio? ora ti distruggo".

Comincia a pomparmi con foga, come non ha mai fatto con me sinora. Mi sta letteralmente sfondando il culo, e mi guarda con quella faccia trasformata di piacere e di lieve sadismo di chi è consapevole che ha tra le gambe uno strumento di piacere che sa usare alla perfezione.

Mi gira di lato e mi unisce le gambe . Così il mio buco sembra una figa, una figa piena del suo cazzo poderoso.

Gemo di piacere, perchè lui sa come farmi godere, come prendermi e come farmi sentire: il suo maschio troia.

Usa un linguaggio che non ha mai usato con me, se non limitato. mi chiama continuamente troia; mi dice che vuole sfondarmi, mi dice che vuole avermi come sua puttana e intanto mi martella il buco. Entra ed esce all'infinito.

Mi gira ancora e mi trovo a pecora con la pancia poggiata sulla scrivania. Da dietro, tenendomi per i fianchi, mi monta come il toro monta la giumenta. grugnisce di piacere e continua a dirmi oscenità che non fanno altro che eccitarmi.

Esce dal mio culo e si stende sulla scivania. mi invita a salire e impalarmi sul suo cazzo che è ancora più duro e dritto.
Entra di nuovo in me e lo calvalco. Anche lui si muove da sotto e mi martella con una velocità impressionante.

E' arrivato al punto di non ritorno perchè sento le sue mani stringersi ancora di più sui miei fianchi. Con due colpi poderosi si scarica dentro di me.
"Cazzo, vengo, vengo, vengoooooo. Prendila tutta", grugniscecon la sua voce roca per l'emozione raggiunta.

Sento gli schizzi dentro l'intestino e sempre mi meraviglio di quanta ne faccia.

Spossato si accascia sotto di me e io mi trovo col mio sedere sul suo addome.

MI alzo piano piano facendo uscire il suo cazzo dal mio culo. Sento il "plop" quando la cappella esce.

Nel giro si un paio di minuti dal mio buco comincia a colare fuori il suo sperma che finisce sul suo cazzo ammosciato.

"Fammi vedere. Fammi godere nel vederti pieno del mio seme". mi dice.

MI fa girare e in ginocchio sulla scrivania con il culo rivolto verso il bordo esterno si gode lo spettacolo della sua sborra che esce copiosa dal mio buco e finisce per terra.

Poi si appoggia sulla mia schiena e mi dice "Sei mio, sei solo mio. Nessuna mi fa godere come te" e mi bacia la schiena.

Sento la pressione del suo cazzo che sta tornando duro. Stasera è davvero instancabile.

Allora scendo dalla scrivania e lo faccio sedere sulla poltroncina a gambe aperte.

Imbocco il suo cazzo e comicio a pomparlo di nuovo. In pochi minuti diventa duro. Vedo nei suoi occhi la voglia di possedermi di nuovo.

Mi alzo e mi piego verso la parete, dove mi appoggio con le mani inarcando la schiena.

Si alza anche lui dalla poltroncina e mi viene dietro.

Sputa sul mio buco e mi penetra di nuovo, con la stessa intensità di prima, come se non fosse già venuto una prima volta.

Dura a lungo stavolta, ma mi fa sentire la sua preda, mi fa sentire suo.

Quando è vicino a venire mi fa girare e inginocchiare davanti a sè.

"Apri la bocca troia" mi dice e non posso fare a meno di sentire i suoi schizzi che mi inondano il viso e la bocca.

Nel frattempo anch'io, segnadomi, sono riuscito a venire copiosamente per terra.

Mi alzo e ci baciamo e lui lecca la sua sborra dal mio viso e mi bacia di nuovo.

"Scusami se sono stato un pò irruento con te stasera. spero di non averti fatto male. Scusami se ti ho detto tutte quelle parole, ma ero così carico stasera che dovevo sfogarmi e lasciarmi andare nei modi che mi veniva di fare" mi dice mentre ci baciamo.

"Stai tranquillo. Mi è piaciuto questo tuo lato nascosto. ti rende ancora più maschio se mai ce ne fosse bisogno. L'importante è che non venga mai meno il rispetto tra di noi." gli rispondo.

"Dov'è il bagno" gli chiedo "devo andare a darmi una bella sistemata perchè mi hai veramente distrutto".

Lui mi accompagna, con quello sguardo affascinante da mascalzone che mi fa capire che la serata non era ancora finita.



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